Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

PEDAGOGIA - L'educazione nel mondo protestante

Riforma protestante e alfabetizzazione La storiografia ha dimostrato che, tra i diversi motivi che hanno contribuito ad innalzare i livelli di alfabetizzazione e di conoscenza nell'Europa tra il '600 e il '700, le opposte ragioni religiose hanno svolto un ruolo importante. La teologia luterana si affidava ad una concezione dell'uomo pessimista, di derivazione agostiniana. Lutero credeva, infatti, che il peccato originale avesse radicalmente corrotto l'essere umano.  Rinunciando al sacramento dell'ordine e a quello della confessione, i protestanti sottolinearono la responsabilità dei singoli nel percorso di salvezza , che poteva crescere se l'individuo conosceva la Parola di Dio depositata nella Bibbia e praticava una vita virtuosa.  I paesi riformanti tradussero la Bibbia e le preghiere, compiendo una operazione di enorme importanza per l'unificazione linguistica. Lutero sollecitò iniziative pubbliche per l'apertura di scuole e si rivolse direttam

PEDAGOGIA - Le scuole del popolo

 Le scuole di Dottrina Cristiana  La necessità di combattere l 'ignoranza della gioventù povera fu al centro delle iniziative di un prete comasco, Castellino da Castello, che nel 1536 aveva iniziato ad aprire le porte della scuola milanese dei SS. Giacomo e Filippo ai fanciulli che oziavano per strada. Castellino ebbe l'idea di attirarli offrendo loro delle mele e promettendone altre se fossero tornati in chiesa a imparare le preghiere. Per dar seguito al suo piano educativo-religioso Castellino fondò nel 1546 la Compagnia delli Servi de' Puttini (cioè bambini) in carità per provvedere all'istruzione dei bambini e delle bambine povere di Milano, mediante l' istruzione della scuola di dottrina cristiana . I docenti erano il priore che dirigeva la scuola e insegnava la dottrina cristiana, insieme a tre sottopriori, due dei quali insegnavano rispettivamente a leggere e a scrivere; il terzo, detto il silenziere, controllava si mantenesse il silenzio. I confessori, in

ANTROPOLOGIA - Geni, lingue e culture

Una grande varietà di aspetti, lingue e culture  Esiste una varietà che caratterizza l'umanità attuale che si manifesta in più livelli: fisco, linguistico e culturale. Alla metà del XVIII secolo lo scienziato Georges-Louis Leclerc de Buffon stabilì che i gruppi umani fanno tutti parte di un unica specie . Nella seconda metà dell'Ottocento gli antropologi dimostrarono che tutti i gruppi umani sono capaci di produrre cultura, mentre nello stesso periodo i linguisti divulgarono che le lingue parlate delle diverse popolazioni del pianeta possiedono strutture interne ugualmente complesse. L'unica analisi che possa dire qualcosa di scientifico a proposito le differenze tra i gruppi umani è quella che si fonda sull'esame del DNA , e dei suoi componenti di base, i geni. Le ricerche genetiche compiute qualche anno fa all'università statunitense di Stanford hanno confermato le teorie sull'unità della specie umana che erano già state avanzate nel corso del Settecento.